Osanna Stagni nasce a Budrio il 18 novembre 1925 da Oreste Stagni e Maria Piazzi, frequenta le scuole primarie e acquisisce la licenza elementare, poi inizia a lavorare come operaia.
Nel 1943 diventa “Bruna” ed entra nel Battaglione Pasquali, 4° Brigata Venturoli Garibaldi, aderisce ai Gruppi di Difesa delle Donne (GDD) e ne diventa una delle organizzatrici.
Qui inizia l’avventura di Osanna che senza alcuna paura aderisce al GDD: partecipa a riunioni clandestine partigiane dove si organizzano sabotaggi, porta messaggi fra le varie unità e fa sentire la sua voce di donna contro la repressione fascista. Insieme ad altre 500 donne di Budrio e delle frazioni limitrofe, estenuate dal clima di oppressione e dalle condizioni di miseria che si vivevano (le tessere erano razionate, chi non era iscritto al sindacato fascista subiva ulteriori privazioni, il mercato nero proliferava rendendo ancora più poveri chi non aveva nulla da scambiare)occuparono il Comune per ottenere la distribuzione delle tessere dei generi alimentari. L’allora fiduciario fascista, Migliano Marchesini, fece suonare l’allarme per tentare di disperdere le facinorose, alcuni suoi fedeli spianarono le armi intimando alle stesse di disperdersi : tutto inutile, queste donne avevano sopportano fino a quel momento soprusi, limitazioni, controlli e vessazioni e non avevano più intenzione di patire. Travolsero Marchesini ed i suoi, staccarono il ritratto del Duce e obbligarono Marchesini, anche a suon di ceffoni, a distribuire i buoni per il carbone, il sapone, le candele.
Questa è stata una delle “imprese” a cui Osanna ha partecipato, a cui ha dato il proprio personale contributo: vennero bruciati i registri dei soldati di leva budriese, si protessero partigiani in missione o di passaggio per il nostro paese, si posizionarono chiodi sulle strade percorse dai mezzi nazisti (Budrio infatti era controllata dalla 10° armata del Generale Herr).
Evitò il rastrellamento che portò all’eccidio di Sabbiuno per pura fortuna, fece la staffetta fra Bologna e Castelmaggiore per portare documenti ed armi.
Non uccise mai nessuno uomo, ma con il suo contributo sicuramente ha permesso all’Italia di rinascere.
Il testo qui sopra è tratta da Storie di persone ordinarie che rifiutarono il regime nazi-fascista: Osanna e Vivilla sul sito di “BUDRIO BENE COMUNE”, che vi invitiamo a leggere per intero, per conoscere meglio un’importante pagina della storia “resistente” di Budrio.
Dal 3 luglio 2020, la sezione di Budrio dell’A.N.P.I. è ufficialmente intitolata a Osanna Stagni (la cerimonia fu poi spostata all’ultimo momento presso la Sala Rosa in via Guglielmo Marconi 3/b).
A lei è il 20 aprile 2017 è stato intitolato anche il Parco di Vedrana.
Per finire, ricordiamo che il coro budriese del Laboratorio di Canto Popolare della Magnolia è diretto da Laura Stagni, sorella di Osanna.
Qui un po di immagini: