5 referendum per il lavoro e la cittadinanza

Come sapete, lunedì scorso, 31 marzo si è tenuta l’assemblea costitutiva del comitato budriese per i referendum.
La sala della bocciofila era piuttosto piena e l’assemblea partecipata.

In settimana dovrebbe costituirsi il comitato di Molinella.
Coloro degli iscritti di Molinella che sono disponibili a farne parte possono scriverci e noi li metteremo in contatto col nascente comitato.

Il problema di questi referendum è il colpevole boicottaggio che gli organi di stampa stanno applicando, tacendo al grosso pubblico, non solo i temi a favore o contro i quesiti, ma perfino l’informazione che l’8 e il 9 giugno si terranno questi referendum.

L’intento è evidente: ancora una volta si vuole impedire che si raggiunga il quorum e che i cittadini si possano esprimere democraticamente in prima persona.

È nostro compito, meglio dire dovere, impedire questa manovra di regime e diffondere al massimo informazioni e ragioni.

Per questo ricordo che tutte le mattine feriali presso la sede dello SPI-CGIL, in Via C. Partengo 15, è possibile ottenere informazioni e volantini da distribuire a parenti, conoscenti e colleghi.

Come ANPI, in collaborazione con il circolo “25 Aprile Siempre!”, terremo aperto uno sportello informativo a Budrio, tutti i mercoledì dalle 16 alle 19 in Via Luciano Romagnoli 7, a partire da mercoledì 9 aprile, fino alla scadenza referendaria.
Veniteci a trovare per qualsiasi chiarimento o per ritirare materiale informativo.

Lo ridico: È dovere di noi tutti fare campagna affinché tutti partecipino a questo voto, non solo chi è d’accordo con noi, ma anche chi è contrario. È una questione reale di democrazia dal basso raggiungere il quorum.

Contiamo sulla vostra partecipazione attiva.
Grazie.

 

Per chi fosse interessato, riporto qui il testo del mio breve discorso all’assemblea costitutiva, per spiegare a chi non l’aveva chiaro le ragioni del coinvolgimento di ANPI nella promozione dei referendum:

Buonasera a tutti.
 Sono Valerio Minnella, presidente dell’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani, di Budrio.

È possibile che qualcuno si possa chiedere perché l’ANPI sia coinvolta nel promuovere questi 5 referendum proposti dalla CGIL.

Ebbene, uno dei compiti istituzionali dell’ANPI è la difesa e la piena attuazione della Costituzione italiana.

Per noi dell’ANPI questi 5 quesiti referendari sono assolutamente in linea con lo spirito della Costituzione.

La Costituzione nel suo articolo 1, dice che
“L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro”.
Ma l’attenzione dei Padri Costituenti non si focalizza su di un generico concetto di lavoro, bensì proprio sui lavoratori.
Infatti esistono diversi articoli che impegnano (dovrebbero impegnare) lo Stato nella difesa e nella promozione di un lavoro dignitoso e correttamente retribuito.

Per primo l’articolo 35 che recita
“La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.”
TUTELA

Poi c’è l’articolo 36 che dice che
“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.”
UN’ESISTENZA LIBERA E DIGNITOSA

Capita spesso di sentire mistificare la Costituzione affermando che, siccome le imprese generano lavoro, queste vanno tutelate anche a spese del lavoratore. No.
L’articolo 41 chiarisce bene che è l’impresa al sevizio della società e non viceversa, infatti recita:
“l’iniziativa economica privata è libera, ma non può essere svolta in contrasto con l’utilità sociale o in modo da causare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana.”
NON PUÒ ESSERE IN CONTRASTO CON L’UTILITÀ SOCIALE

Sul fatto che la dignità umana sia un diritto ineludibile del lavoratore la Costituzione è chiarissima.
Per questo ANPI oggi è attivamente a fianco della CGIL in questa necessaria azione di ricostruzione della Costituzione.

Grazie e buon lavoro a tutti.

Per cosa votiamo.

 

5 referendum per il lavoro e la cittadinanza