Riceviamo dal “Circolo 25 Aprile Sempre!” di Budrio e inoltriamo, perché la cittadinanza tutta deve essere informata, non dimenticando affatto quando, una notte del 2020, ratti della stessa specie diedero fuoco alla corona apposta dal Municipio e dall’ANPI.
Questi gesti ignobili ci dicono ancora una volta che il fascismo non è scomparso e che occorre mantenere alta l’attenzione.
«Tre giorni fa è stata trafugata la Kefiah che avvolgeva il vaso di fiori che il Circolo 25 Aprile Sempre!, come ogni anno, aveva deposto sotto la lapide dei caduti partigiani di Budrio in occasione della giornata della Liberazione, stessa fine hanno fatto il giorno successivo i fiori e il vaso che li conteneva.
È stato risparmiato solo il cartello che li accompagnava, appeso a mo’ di scherno alla parete.
Se è ignota l’identità degli esecutori materiali del furto, il fatto che il nostro sia stato l’unico vaso di fiori ad essere attaccato, rende più facile immaginare la natura politica di tale gesto, che non può che appartenere ad ambienti filo sionisti che mal sopportano l’esistenza di chi osa denunciare il vergognoso genocidio che lo Stato d’Israele sta perpetrando ai danni dei palestinesi, nel sostanziale silenzio complice di tutto l’occidente collettivo.
Crediamo che la risposta a simili gesti non possa che essere quella di moltiplicare gli sforzi per contrastare il disegno sterminatore del governo terrorista d’Israele.
È ora che anche lo Stato italiano e le sue istituzioni prendano posizione nella condanna al massacro attraverso fatti concreti, non solo con generiche parole.
Ci aspettiamo che la Sindaca e le forze politiche di Budrio stigmatizzino questo grave episodio e che assumano posizioni di contrasto verso chi sempre di più e con più arroganza vorrebbe silenziare la radicale avversione a quella che si sta configurando come una tra le più grandi vergogne della storia.»
Circolo 25 Aprile Sempre!